Il corso intende problematizzare l’archivio e la pratica dell’archiviazione - emersa negli ultimi decenni come questione cruciale per le arti performative - allo scopo di allargarne al massimo le possibilità di interpretazione, in bilico tra esigenze pratiche e prospettive di ricerca. Da luogo fisico deputato per eccellenza alla ricerca storica e filologica, l’archivio si pone oggi soprattutto come un problema critico per le scienze umane, attraverso il quale riflettere su come sia possibile conservare, organizzare, documentare e trasmettere forme o tracce di conoscenza. Cosa custodisce quindi l’archivio tradizionale e cosa quello contemporaneo? Quali linguaggi e metalinguaggi sono in grado di suggerire i nuovi archivi mediali digitali? Quali strumenti assistono l’operazione classica di archiviazione e quali invece resistono alla tentazione di organizzare e immagazzinare i resti dello spettacolo dal vivo? Attraverso un approccio pluridisciplinare, che incrocia i dati e le tracce di numerosi saperi, il corso darà conto di varie strategie della conservazione culturale e della memoria tra Teatro, Danza, Net Art e New Media Arts. Argomento di studio sarà l’analisi e la riorganizzazione dei materiali inediti legati all’archivio storico di una delle più importanti realtà coreutiche italiane, il Balletto di Roma. Esercitazioni pratiche e riflessioni teoriche intorno a questa corposa mole di documenti da riorganizzare aiuterà gli studenti a muoversi nella materia, a rileggere i cliché della storia proiettandoli nel futuro attraverso un pensiero creativo letteralmente incarnato nell'idea di archivio contemporaneo.
The course intends to problematize the concept of archive and the practice of archiving - emerged in the recent decades as a crucial issue for the Performing Arts - with the aim of widening its possibilities of interpretation to the maximum, hovering between practical needs and research perspectives. From being the place of the historical and philological research, the archive today is above all a critical problem for the human sciences, through which it is possible to reflect on how it is possible to preserve, organize, document and transmit forms or traces of knowledge. What then holds the traditional archive and what is the contemporary one? Which languages and metalanguages are able to suggest new digital media archives? Which tools assist the classic archiving operation and which ones resist the temptation to organize and store the remains of the live performance? Through a multidisciplinary approach, which crosses data and traces of different kind of knowledge, the course will give account of various strategies of cultural conservation and memory between Theater, Dance, Net Art and New Media Arts. A case study will be the analysis and reorganization of unpublished materials related to the historical archive of one of the most important Italian dance companies, Balletto di Roma. Practical exercises and theoretical reflections around this large mass of documents to be reorganized will help students to move into the subject, to re-read the clichés of history projecting them into the future through a creative thought literally embodied in the idea of a contemporary archive.
L'obiettivo del corso è di stimolare gli studenti ad orientarsi in modo articolato e consapevole tra le nozioni di archivio e museo, estremamente sfaccettate e duttili nell'era digitale.
La valutazione dei frequentanti terrà conto anche della effettiva comprensione e conoscenza dei materiali video/documentari mostrati e analizzati durante il corso. I non frequentanti sono pregati di scrivere una mail alla docente per valutare insieme una eventuale aggiunta bibliografica coerente con il percorso di studi e gli interessi individuali.
Zanni Rosiello, Isabella, Gli archivi nella società contemporanea, Il Mulino, Bologna, 2019
Baldacci, Cristina, Archivi impossibili. Un'ossessione dell'arte contemporanea, Johan & Levi Editore, 2016
Capaldi, Donatella (a cura di), Il museo elettronico. Un seminario con Marshall McLuhan, Meltemi, Roma, 2018
Due saggi a scelta tra:
Lista, Marcella, Play Dead/Fare il morto: danza, musei e le “arti basate sul tempo”, in «Danza e Ricerca. Laboratorio di studi, scritture, visioni», anno IX, numero 9, 2017, pp. 11-35
Franco, Susanne, Archiviare il futuro. I lasciti di Pina Bausch e Merce Cunningham, in «Danza e Ricerca», vol. 5, 2014, pp. 97-111
Lepecki, André, The Body as Archive: Will to Re-Enact and the Afterlives of Dances, «Dance Research Journal», Vol. 42, n. 2, 2010, pp. 28-48
Oppure un testo a scelta tra:
Di Bernardi, Vito e Monda, Letizia Gioia (cur.), Immaginare la danza. Corpi e visioni nell’era digitale, ed. Piretti, Bologna, 2018
Palladini, Giulia e Pustianaz, Marco (cur.), Lexicon for an Affective Archive, ed. Intellect, Bristol, 2017
Cools, Guy, In-Between Dance Cultures: On the Migratory Artistic Identity of Sidi Larbi Cherkaoui and Akram Khan, Valiz, Amsterdam, 2015
Ferraris, Maurizio, Documentalità. Perché è necessario lasciar tracce, Bari, Laterza, 2014
ttp://www.participatorymuseum.org
http://www.participatorymuseum.org/read/
https://www.facebook.com/theatron2.0/videos/470039377541988
I non frequentanti sono invitati a contattare la docente via mail per concordare le variazioni di programma